I Lettura: Ha inizio il secondo viaggio missionario di Paolo durante il quale egli si fa paladino delle decisioni prese a Gerusalemme. Paolo sente il bisogno di concentrarsi sul suo progetto apostolico per evitare di correre invano.
Vangelo: La via di Gesù è una via difficile perché passa fra le vicende del mondo che spesso soffre lo scontro di mentalità antievangelica, senza sfuggire alle persecuzioni. È una via obbligata scelta da Cristo e privilegiata come strumento di salvezza del mondo.
Voi non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo – Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».
La Parola di Dio commentata dal Magistero della Chiesa
Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me – Giovanni Paolo II (Omelia, 6 giugno 1988): Gesù non ha nascosto ai suoi apostoli le difficoltà della missione: il rifiuto, l’ostilità, le persecuzioni che avrebbero incontrato. “Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi” (Gv 15,18.20). E non c’è solo la persecuzione aperta che ha fatto e continua a fare i martiri; c’è una insidia più subdola – e, per questo, forse più pericolosa – che è comune a tanti Paesi del mondo occidentale. È quella che non vuole fare dei martiri ma degli uomini “liberi”, liberi, – si intende – da ogni religione e da ogni morale; che non soffoca l’idea di Dio nel sangue ma nell’accumulo dei beni di consumo e nell’appagamento degli istinti naturali; che non combatte l’idea cristiana ma la ignora, relegandola fra i miti del passato. Proprio perché prevedeva tutto questo, prima di affidare la sua missione alla Chiesa, Gesù ci ha dato la consolante assicurazione: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20).
Un servo non è più grande del suo padrone – Pio XII (Lettera Enciclica: Ecclesiae Fastos): Certo non mancano anche oggi coloro che la respingono (la Parola di Dio), che tentano di inquinarla con fallaci errori o che – calpestando la libertà che compete alla chiesa e ai cittadini – si sforzano con menzogne, persecuzioni e vessazioni di sradicarla dagli animi e di distruggerla. Eppure, voi bene lo sapete, venerabili fratelli, questa astuzia non è nuova; fu già conosciuta fin dai primordi dell’èra cristiana; già lo stesso divin Redentore aveva in antecedenza ammonito i suoi discepoli con queste parole: «Ricordatevi di quanto vi ho detto: non c’è servo maggiore del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi» (Gv 15,20). Tuttavia il nostro Redentore aggiunse a conforto queste parole: «Beati coloro che patiscono persecuzione per la giustizia, poiché di essi è il regno dei cieli» (Mt 5,10). E ancora: «Beati siete se gli uomini vi malediranno e vi perseguiteranno e diranno di voi ogni male, mentendo, per causa mia; godete ed esultate, poiché la vostra ricompensa è abbondante nei cieli» (Mt 5,11-12). Nessuna meraviglia, perciò, se anche oggi in alcuni luoghi si odia il nome cristiano, se in molte regioni la chiesa, nell’e-splicare la missione divinamente ricevuta, è impedita in diversi modi e con diversi metodi, come pure se non pochi cattolici si lasciano ingannare da false dottrine e si mettono in grave pericolo di perdere l’eterna salute. A tutti noi dia forza e coraggio la promessa del divin Redentore: «Ecco io sono con voi per sempre fino alla consumazione dei secoli» (Mt 28,20).
Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato – CCC 675-676: Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra svelerà il “Mistero di iniquità” sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell’Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l’uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne. Questa impostura anti-cristica si delinea già nel mondo ogni qualvolta si pretende di realizzare nella storia la speranza messianica che non può esser portata a compimento che al di là di essa, attraverso il giudizio escatologico; anche sotto la sua forma mitigata, la Chiesa ha rigettato questa falsificazione del Regno futuro sotto il nome di “millenari-smo”, soprattutto sotto la forma politica di un messianismo secolarizzato “intrinsecamente perverso”.
Il mondo, l’odio… – Gaudium et Spes 82: Coloro che si dedicano a un’opera di educazione, specie della gioventù, e coloro che contribuiscono alla formazione della pubblica opinione, considerino loro dovere gravissimo inculcare negli animi di tutti sentimenti nuovi, ispiratori di pace. E ciascuno di noi deve adoperarsi per mutare il suo cuore, aprendo gli occhi sul mondo intero e su tutte quelle cose che gli uomini possono compiere insieme per condurre l’umanità verso un migliore destino. Né ci inganni una falsa speranza. Se non verranno in futuro conclusi stabili e onesti trattati di pace universale, rinunciando ad ogni odio e inimicizia, l’umanità che, pur avendo compiuto mirabili conquiste nel campo scientifico, si trova già in grave pericolo, sarà forse condotta funestamente a quell’ora, in cui non potrà sperimentare altra pace che la pace terribile della morte.
La Parola di Dio commentata dai Padri della Chiesa
Dare la propria vita – «Cristo diede la sua vita per noi non in quanto nemici, ossia perché restassimo nemici, ma per renderci suoi amici; e, sebbene allora gli uomini non fossero amici in quanto non amavano, erano però amici in quanto erano amati» (San Tommaso d’Aquino).
Silenzio / Preghiera / La tua traccia
«… trasmettevano loro le decisioni prese dagli apostoli e dagli anziani di Gerusalemme, perché le osservassero». Il Tempo di Pasqua ci sta accompagnando, con la Liturgia della Parola quotidiana, a riscoprire la bellezza della Chiesa dei primi tempi. Pasqua e Pentecoste sono i due eventi fondanti della Chiesa di Cristo, ecco perché è tempo propizio per soffermarsi a contemplare alcuni valori che stanno alla base della Chiesa così come è sempre stata e così come è giunta a noi. È innegabile, ad esempio, l’importanza che da sempre la Sacra Scrittura ha avuto nella Chiesa, ma è impensabile una verità Rivelata come la troviamo nella Bibbia, senza la Chiesa gerarchica, senza gli Apostoli e i loro successori. Con buona pace di Lutero e dei suoi seguaci, la storia ci conferma che Gesù Cristo non scrisse nulla ma istituì gli Apostoli dando loro ogni potere (cfr Mt 10,1; Lc 9,1 ecc…), compreso quello di perdonare i peccati (cfr Gv 20,23). Quindi abbiamo, sì, una Chiesa che è completa a prescindere dalle Scritture, ma non esiste una Chiesa che abbia la “Sola Scrittura” come autorità costituita. E infatti, la frase riportata all’inizio di questa riflessione, tratta dagli Atti degli Apostoli ci testimonia di questa trasmissione alla Chiesa di quanto deciso dagli Apostoli e dagli anziani: quello che oggi chiamiamo il Magistero della Chiesa. Decisioni trasmesse perché fossero osservate: e ciò indipendentemente dai contenuti della Scrittura. Sia ben chiaro, quindi, che essere cristiani significa mettersi a servizio della Parola, ma anche e indispensabilmente a servizio e in obbedienza del Magistero della Chiesa santa.
Preghiamo
Dio onnipotente ed eterno, che nel battesimo ci hai comunicato la tua stessa vita, fa’ che i tuoi figli, rinati alla speranza dell’immortalità, giungano con il tuo aiuto alla pienezza della gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo…