aprile, meditazioni

7 APRILE 2020 – MARTEDÌ DELLA SETTIMANA SANTA

      I Lettura: Formato fin dal seno materno per radunare e convertire il suo popolo al Signore, il Servo di Yahweh sperimenta il fallimento. Tuttavia riconosce che Dio custodisce la sua causa, gradisce e ricompensa il suo operato. La stima che il Signore gli manifesta e la forza che gli infonde corroborano il servo che accoglie e riferisce un nuovo oracolo su di lui: l’ora della prova e dell’in-successo non viene per chiudere la sua vicenda profetica ma per dilatarne l’irradiamento.

Vangelo: Dopo che Giuda lascia la cena Gesù spiega il senso di ciò che sta accadendo. Proprio ora, nel tradimento che di lì a poco si sarebbe consumato, il Figlio dell’uomo sarà glorificato. In lui anche Dio è glorificato perché nella consegna del Figlio alla croce rivela il suo smisurato amore per l’uma-nità. L’ora della morte e quella della risurrezione sono, insieme, l’unica ora della gloria, della splendida manifestazione del Dio che è amore.

Uno di voi mi tradirà… Non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte – Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte».

La Parola di Dio commentata dal Magistero della Chiesa

Gesù fu profondamente turbato – Giovanni Paolo II (Udienza Generale, 3 febbraio 1988): [Gesù] “Ha lavorato con mani d’uomo, ha pensato con mente d’uomo, ha agito con volontà d’uomo, ha amato con cuore d’uomo” (Gaudium et Spes 22). Rivolgiamo oggi una particolare attenzione a quest’ultima affermazione, che ci fa entrare nel mondo interno della vita psicologica di Gesù. Egli provava veramente i sentimenti umani: la gioia, la tristezza, lo sdegno, la meraviglia, l’amore. Leggiamo per esempio che “Gesù esultò nello Spirito Santo” (Lc 10,21); che pianse su Gerusalemme: “Alla vista della città, pianse su di essa, dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno la via della pace»” (Lc 19,41-42); pianse anche dopo la morte del suo amico Lazzaro: “Quando vide (Maria) piangere e piangere anche i giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse: «Dove l’avete posto?». gli dissero: «Signore vieni a vedere». Gesù scoppiò in pianto” (Gv 11,33-35)… Così dunque Gesù è divenuto veramente simile agli uomini, assumendo la condizione di servo, come proclama la lettera ai Filippesi (cfr Fil 2,7). Ma la lettera agli Ebrei, parlando di lui come di “sommo sacerdote dei beni futuri” (Eb 9,11), conferma e precisa che questo non è un “sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo lui stesso provato in ogni cosa a somiglianza di noi, escluso il peccato” (cfr Eb 4,15). Veramente egli “non aveva conosciuto il peccato”, anche se san Paolo dirà che “Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio” (2Cor 5,21).

Giuda – Benedetto XVI (Udienza Generale, 18 ottobre 2006): Perché egli tradì Gesù? La questione è oggetto di varie ipotesi. Alcuni ricorrono al fattore della sua cupidigia di danaro; altri sostengono una spiegazione di ordine messianico: Giuda sarebbe stato deluso nel vedere che Gesù non inseriva nel suo programma la liberazione politico-militare del proprio Paese. In realtà, i testi evangelici insistono su un altro aspetto: Giovanni dice espressamente che “il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo” (Gv 13,2); analogamente scrive Luca: “Allora satana entrò in Giuda, detto Iscariota, che era nel numero dei Dodici” (Lc 22,3). In questo modo, si va oltre le motivazioni storiche e si spiega la vicenda in base alla responsabilità personale di Giuda, il quale cedette miseramente ad una tentazione del Maligno. Il tradimento di Giuda rimane, in ogni caso, un mistero. Gesù lo ha trattato da amico (cfr Mt 26,50), però, nei suoi inviti a seguirlo sulla via delle beatitudini, non forzava le volontà né le premuniva dalle tentazioni di Satana, rispettando la libertà umana.

La Parola di Dio commentata dai Padri della Chiesa

«Gesù si conturbò nello spirito e dichiarò solennemente: In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà [Gv 13,21]. Uno di voi, ma solo numericamente, non realmente; in apparenza, non per qualità; per convivenza fisica, non per vincolo spirituale; per vicinanza corporale, non compagno per unità di cuore; quindi non uno di voi, ma uno che sta per uscire da voi. Come si concilierebbe, altrimenti, la dichiarazione del Signore uno di voi, con quanto dice lo stesso autore di questo Vangelo nella sua lettera: Uscirono da noi, ma non erano dei nostri; se infatti fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi [1Gv 2,19]? Giuda non era dunque uno di loro: sarebbe infatti rimasto con loro, se fosse stato uno di loro. Che significa dunque: uno di voi mi tradirà, se non che uscirà da voi uno che mi tradirà? Infatti colui che dice: Se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi, prima aveva detto: Uscirono dalle nostre file. Sicché è vera una cosa e l’altra: erano dei nostri, e non erano dei nostri: per un verso erano dei nostri, per un altro non erano dei nostri; secondo la partecipazione esteriore ai sacramenti erano dei nostri, ma a causa delle loro colpe personali non lo erano» (Sant’Agostino).

Silenzio / Preghiera / La tua traccia

«Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: “In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà”». Il profondo turbamento rivela una punta della estrema sensibilità del Cuore di Gesù. Se è vero che il cuore rimane turbato nella misura in cui è coinvolto nei sentimenti e nella misura con cui ama, possiamo pensare ad un turbamento che si apre all’infinito, quanto infinito è il suo amore per ciascuno di noi. E se l’offesa è ugualmente rapportabile, quanto infinito dolore avrà provato nel dover pronunciare quelle profetiche parole che includono, oltre al tradimento di Giuda, anche i miei innumerevoli tradimenti? Eppure anche io sono tra coloro che gli hanno più volte dichiarato: «Darò la mia vita per te!». Ma quanto poco è bastato perché tornassi a tradirlo e rinnegarlo, ad abbandonarlo e perfino a misconoscerlo! Molto meno che trenta denari, meno che il pericolo di finire in carcere è bastato perché il mio cuore si volgesse altrove e la mia libertà scegliesse Barabba o fuggisse lontano.

Preghiamo

Concedi a questa tua famiglia, o Padre, di celebrare con fede i misteri della passione del tuo Figlio, per gustare la dolcezza del tuo perdono. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

 

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