marzo, meditazioni

7 MARZO 2020 – SABATO, I DEL TEMPO DI QUARESIMA

I Lettura: Nel contesto del Deuteronòmio questo brano rivela il suo carattere giuridico: esso è infatti una formula di trattato, una ratifica formale dell’alleanza. Perciò è significativa la sua collocazione tra il corpo legislativo e la benedizione e maledizione che conseguono all’osservanza o alla trasgressione dei decreti del Signore. Accogliere la grazia e corrispondere con l’obbedienza alla voce del Signore è la risposta di fedeltà che Dio chiede ad Israele.

Vangelo: Gesù chiede una carità senza restrizioni, una preghiera che abbraccia tutti, anche coloro che ci fanno soffrire. Come può chiedere tanto? La motivazione è l’amore gratuito e incondizionato che noi riceviamo da un Dio che ci è Padre e ci vuole figli a lui somiglianti nell’operare sempre per il bene e la gioia degli altri. La gratuità dell’amore diventa legge che regola la relazione con Dio e gli uomini. Ecco in che cosa consiste quella giustizia superiore che Gesù pone come condizione necessaria per entrare nel regno di Dio.

Siate perfetti come il Padre vostro celeste – Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

La Parola di Dio commentata dal Magistero della Chiesa

Odierai i tuoi nemici – CCC 2303: L’odio volontario è contrario alla carità. L’odio del prossimo è un peccato quando l’uomo vuole deliberatamente per lui il male. L’odio del prossimo è un peccato grave quando deliberatamente si desidera per lui un grave danno. «Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste…» (Mt 5,44-45).

Ma io vi dico – CCC 1968: La Legge evangelica dà compimento ai comandamenti della Legge. Il discorso del Signore sulla montagna, lungi dall’abolire o dal togliere valore alle prescrizioni morali della Legge antica, ne svela le virtualità nascoste e ne fa scaturire nuove esigenze: ne mette in luce tutta la verità divina e umana. Esso non aggiunge nuovi precetti esteriori, ma arriva a riformare la radice delle azioni, il cuore, là dove l’uomo sceglie tra il puro e l’impuro, dove si sviluppano la fede, la speranza e la carità e, con queste, le altre virtù. Così il Vangelo porta la Legge alla sua pienezza mediante l’imitazione della perfezione del Padre celeste, il perdono dei nemici e la preghiera per i persecutori, sull’esempio della magnanimità divina.

Siate perfetti – Lumen Gentium 40: Il Signore Gesù, maestro e modello divino di ogni perfezione, a tutti e a ciascuno dei suoi discepoli di qualsiasi condizione ha predicato quella santità di vita, di cui egli stesso è autore e perfezionatore: «Siate dunque perfetti come è perfetto il vostro Padre celeste» (Mt 5,48). Mandò infatti a tutti lo Spirito Santo, che li muova internamente ad amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente, con tutte le forze (cfr Mc 12,30), e ad amarsi a vicenda come Cristo ha amato loro (cfr Gv 13,34; 15,12). I seguaci di Cristo, chiamati da Dio, non a titolo delle loro opere, ma a titolo del suo disegno e della grazia, giustificati in Gesù nostro Signore, nel battesimo della fede sono stati fatti veramente figli di Dio e compartecipi della natura divina, e perciò realmente santi. Essi quindi devono, con l’aiuto di Dio, mantenere e perfezionare con la loro vita la santità che hanno ricevuto. Li ammonisce l’Apostolo che vivano «come si conviene a santi» (Ef 5,3), si rivestano «come si conviene a eletti di Dio, santi e prediletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di dolcezza e di pazienza» (Col 3,12) e portino i frutti dello Spirito per la loro santificazione (cfr Gal 5,22; Rm 6,22). E poiché tutti commettiamo molti sbagli (cfr Gc 3,2), abbiamo continuamente bisogno della misericordia di Dio e dobbiamo ogni giorno pregare: «Rimetti a noi i nostri debiti» (Mt 6,12). È dunque evidente per tutti, che tutti coloro che credono nel Cristo di qualsiasi stato o rango, sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità e che tale santità promuove nella stessa società terrena un tenore di vita più umano. Per raggiungere questa perfezione i fedeli usino le forze ricevute secondo la misura con cui Cristo volle donarle, affinché, seguendo l’esempio di lui e diventati conformi alla sua immagine, in tutto obbedienti alla volontà del Padre, con piena generosità si consacrino alla gloria di Dio e al servizio del prossimo. Così la santità del popolo di Dio crescerà in frutti abbondanti, come è splendidamente dimostrato nella storia della Chiesa dalla vita di tanti santi.

Vivere sotto lo sguardo del Padre – CCC 1693: Cristo Gesù ha sempre fatto ciò che era gradito al Padre. Egli ha sempre vissuto in perfetta comunione con lui. Allo stesso modo i suoi discepoli sono invitati a vivere sotto lo sguardo del Padre «che vede nel segreto» (Mt 6,6) per diventare «perfetti come è perfetto il Padre […] celeste» (Mt 5,47).

La Parola di Dio commentata dai Padri della Chiesa

Che cosa significa odiare? – “Io ti dico di non odiare e tu rimani tranquillo…, e rispondendo mi dici: Che significa odiare? E che male c’è se un uomo odia il suo nemico? Tu odii il tuo fratello! Se prendi alla leggera l’odio, ascolta come non fai caso alle parole: “Chi odia il suo fratello è un omicida” (1Gv 3,15). Chi odia è un omicida. Non ti sei procurato del veleno; ma forse che per questo puoi dirmi: Che c’entro io con l’essere omicida? “Chi odia è omicida”. Non ti sei procurato il veleno, non sei uscito di casa con la spada per colpire il tuo nemico, non ti sei comprato l’esecutore del delitto, non hai programmato né il luogo né il tempo. E, infine, il delitto effettivamente non l’hai compiuto. Hai solamente odiato. Eppure, hai ucciso: ucciso te prima dell’altro [che odiavi]. Amate dunque la giustizia e non nutrite odio se non contro i vizi. Quanto alle persone, amate tutti. Se vi comporterete così e praticherete questa giustizia, preferirete cioè che gli uomini, anche se viziosi, siano piuttosto risanati che non condannati, compirete opere buone nella vigna [del Signore]. Occorre però che a questo vi esercitiate, o miei fratelli” (Sant’ Agostino).

Silenzio / Preghiera / La tua traccia

«Siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti». Amare come Dio, significa amare senza parzialità e preferenze. Dio ama tutti e tutti sono da lui amati senza misura, in maniera piena e fedele. Giusti e ingiusti, peccatori e santi, tutti siamo racchiusi nel suo divino Cuore, giustificati dal Sangue del Figlio per essere ammessi alla comunione col Padre per l’azione dello Spirito Santo. Gesù salendo al Cielo ha promesso per tutti un posto in Paradiso e quel posto, il nostro posto, è lì che ci attende, tranne che liberamente e coscientemente decidiamo di opporci a Dio e decretiamo di volerci separare da lui. L’Inferno è stato creato non da Dio ma dal peccato degli angeli e degli uomini. Lì si trova chi liberamente gli si oppone, rinnegandolo. Ma se l’amore degli angeli o degli uomini è venuto meno, se lo rinneghiamo, Dio rimane fedele alla sua scelta di amarci e lo dimostra rimanendo fedele ai doni che nella sua bontà ha pensato di elargirci con generosità. Così come il dono del sole e della pioggia, e così con ogni altro più prezioso dono temporale e spirituale: Dio rimane fedele al suo amore per noi.

Preghiamo

O Dio, Padre di eterna misericordia, fa’ che si convertano a te i nostri cuori, perché nella ricerca dell’unico bene necessario e nelle opere di carità fraterna siamo sempre consacrati alla tua lode. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

 

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *