«Nella seconda domenica del Tempo Ordinario, l’Evangelo, in tutti i tre cicli liturgici, non è preso (come ci aspetteremmo) dai tre sinottici, ma sempre dal quarto Evangelo:
anno A – Gv 1,29-34 (Dom. dell’agnello di Dio);
anno B – Gv 1,35-42 (Dom. delle prime vocazioni);
anno C- Gv 2,1-12 (Dom. delle nozze di Cana).
Con questa disposizione i riformatori liturgici forse ci hanno voluto suggerire l’idea che la più profonda ed organica comprensione di Gesù e del suo Evangelo, offertaci dal quarto evangelista, è bene premetterla alla lettura dei tre sinottici» (Comunità Monastica di Pulciano).
“Non è difficile cogliere il significato centrale del brano evangelico di oggi: per due volte viene ripetuto il verbo «rendere testimonianza» (vv. 32.34) ed è certamente questo verbo che esprime il significato essenziale del ministero di Giovanni Battista. Se nei vangeli sinottici il Battista annuncia la venuta del regno di Dio, proclama la conversione, amministra il battesimo per la remissione dei peccati, nel quarto vangelo tutto questo è omesso; Giovanni Battista è il «testimone» di Gesù, che non solo l’annuncia da lontano come i profeti ma lo indica presente in mezzo agli uomini perché essi lo riconoscano (cfr Gv 1,26: «In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete»)” (L. Monari).
Il cristiano rende testimonianza con l’esempio, con la parola, con le opere, con la vita piena di Dio: fino al sacrificio, cercando e facendo soltanto gli interessi di Cristo (cfr Fil 2,21), e se è necessario fino al dono della propria vita.
Antifona d’ingresso
Tutta la terra ti adori, o Dio, e inneggi a te: inneggi al tuo nome, o Altissimo. (Sal 66,4)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che governi il cielo e la terra, ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo e dona ai nostri giorni la tua pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo…
Oppure:
O Padre, che in Cristo, agnello pasquale e luce delle genti, chiami tutti gli uomini a formare il popolo della nuova alleanza, conferma in noi la grazia del battesimo con la forza del tuo Spirito, perché tutta la nostra vita proclami il lieto annunzio del Vangelo. Per il nostro Signore Gesù Cristo…
Prima Lettura Is 49,3.5-6
Ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza.
«Ecco: “la Salvezza fino all’estremità della terra” è una meta luminosa che espone tutta l’umanità al sole più terapeutico che esiste: appunto quello della Salvezza. La profezia di Isaìa è chiara e consolante: Gesù — di cui Isaìa sta profetizzando — è questa “Luce delle nazioni”; Egli stesso è Salvezza per ogni uomo di questo mondo, a qualsiasi popolo, nazione o etnia appartenga. Talmente grande è l’Amore di Dio per noi, che Gesù, il Figlio unigenito, “Dio da Dio”, ha vissuto il delirio di ogni obbrobrio nella passione e nella morte» (Suor Maria Pia Giudici FMA).
Dal libro del profeta Isaìa
Il Signore mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria». Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele — poiché ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza — e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d’Israele. Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 39 (40)
“Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo: è quello del Cristo, che sostituirà quello di Mosè: canteremo le meraviglie del Cristo (cfr v. 5). Molti verranno e crederanno e porranno la loro fiducia nel Signore. Di bocca in bocca, la verità di quelli che credono si comunicherà a quelli che non credono ancora e che gareggeranno, da questo momento, nel timore di Dio” (Cirillo Alessandro).
Rit. Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio. Rit.
Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo». Rit.
«Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo». Rit.
Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai. Rit.
Seconda Lettura 1Cor 1,1-3
Grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.
“Paolo era arrivato a Corinto dopo il fallimento della sua predicazione ad Atene (At 17,22-34). Corinto, posta sull’istmo che collegava la penisola del Peloponneso al resto della Grecia, aveva due porti. Ai tempi di Paolo era capitale della colonia romana dell’A-caia e godeva di grande prosperità economica. Vi si trovava un famoso tempio ad Afrodite, ma vi si praticavano anche culti di origine orientale. La città era famosa per i suoi costumi morali alquanto corrotti. Paolo si fermò a Corinto per un anno e mezzo circa. La sua predicazione fu accolta soprattutto tra i ceti sociali più umili” (Monastero Domenicano Matris Domini).
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, alla Chiesa di Dio che è a Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo! Parola di Dio.
Canto al Vangelo Gv 1,14a.12a
Alleluia, alleluia.
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi: a quanti lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio.
Alleluia.
Vangelo Gv 1,29-34
Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!
“Per l’evangelista Giovanni, l’umanità di Gesù è il luogo della de-finitiva rivelazione della gloria di Dio. Il riferimento alla vocazione messianica di Cristo, ci permette di formulare un’osservazione cruciale per chi voglia seguire le orme del Maestro. Ogni nostra singola chiamata alla santità si colloca dentro la chiamata del Messia. Non esiste, insomma, una santità cristiana che possa collocarsi fuori dal mistero di Cristo, perché è Lui il modello imprescindibile di ogni santità. Nel rito del battesimo veniamo, infatti, unti divenendo un prolungamento storico del Messia” (Cuffaro).
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
Parola del Signore.
Preghiera dei Fedeli (proposta)
Fratelli e sorelle, insieme a tutte le comunità cristiane che in ogni luogo invocano il nome del Signore Gesù, preghiamo il Padre gli uni per gli altri e per la Chiesa universale, dicendo:
Ascoltaci, o Signore!
– Per i vescovi, i sacerdoti e tutti coloro che annunciano Cristo, perché come Giovanni siano testimoni e annunciatori non di se stessi, ma di Gesù. Preghiamo. Rit.
– Per tutti i cristiani, perché nella grazia dell’incontro con Cristo sappiano accogliere la chiamata di Dio e manifestare la loro fede. Preghiamo. Rit.
– Per i cristiani che sono nella prova: Gesù rafforzi la loro fede, dia loro fortezza e serenità. Preghiamo. Rit.
– Per coloro che non conoscono Dio: ricevano la luce e la salvezza di Cristo attraverso la presenza significativa e illuminante delle comunità cristiane. Preghiamo. Rit.
Celebrante
Padre, tu vuoi radunare attorno a Gesù il tuo popolo, sollevare gli umiliati e ricondurre i dispersi. Accogli con bontà le nostre preghiere, perché la tua luce giunga a tutte le nazioni, e la tua salvezza alle estremità della terra. Per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Concedi a noi tuoi fedeli, Signore, di partecipare degnamente ai santi misteri perché, ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del tuo Figlio, si compie l’opera della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Dinanzi a me hai preparato una mensa e il mio calice trabocca. (Sal 23,5)
Oppure: Abbiamo conosciuto l’amore che Dio ha per noi e vi abbiamo creduto. (1Gv 4,16)
Oppure:
“Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!”. (Gv 1,29)
Preghiera dopo la comunione
Infondi in noi, o Padre, lo Spirito del tuo amore, perché nutriti con l’unico pane di vita formiamo un cuor solo e un’anima sola. Per Cristo nostro Signore.