19 Settembre 2019 – Giovedì, XXIV del Tempo Ordinario – (1Tm 4,12-16; Sal 110[111]; Lc 7,36-50)
I Lettura: Tutto il capitolo 4 della 1Tm accenna alla missione apostolica affidata a Timòteo. L’apostolo ha come prima cosa il dovere di corrispondere ai doni del tutto gratuiti conferitegli: deve insegnare, esortare e custodire l’integrità della dottrina. Un secondo elemento, ma non per questo meno importante, è l’importanza di testimoniare il Vangelo con la trasparenza della propria vita. Questo richiede di impegnarsi con tutte le proprie risorse interiori di intelligenza, affettività e sensibilità. Tutto ciò ha una radice importantissima e cioè l’Ordinazione. Essa è un dono, un’iniziativa di Dio: questo è il principale segreto di Timòteo.
Vangelo: Il brano del Vangelo mette in risalto un dono prezioso che riceviamo da Gesù, più prezioso della guarigione fisica e del benessere materiale: il perdono dei peccati. Con la sua passione, morte e risurrezione, il Figlio di Dio ci ha ridonato la possibilità di riconquistarci la salvezza eterna, attraverso la sua grazia, mediante i canali che sono i sacramenti. Il perdono dei peccati è uno di questi, ma sta alla nostra libertà e umiltà accogliere e far fruttificare questo dono nella nostra vita. Non ha importanza di quanto grave sia un peccato o di quante volte lo si commetta, l’importante è nutrire quella fiducia profonda e totale in Dio che saremo perdonati e riconciliati.
Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato – Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!». Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Ve-di questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».
La Parola di Dio commentata dal Magistero della Chiesa
La peccatrice perdonata – Benedetto XVI (Omelia, 17 giugno 2007): E veniamo al cuore evangelico dell’odierna Parola di Dio. Gesù stesso, nel brano appena letto del Vangelo di Luca, ci spiega il dinamismo dell’autentica conversione, additandoci come modello la donna peccatrice riscattata dall’amore. Si deve riconoscere che questa donna aveva osato tanto. Il suo modo di porsi di fronte a Gesù, bagnando di lacrime i suoi piedi e asciugandoli con i capelli, baciandoli e cospargendoli di olio profumato, era fatto per scandalizzare chi, a persone della sua condizione, guardava con l’occhio impietoso del giudice. Impressiona, al contrario, la tenerezza con cui Gesù tratta questa donna, da tanti sfruttata e da tutti giudicata. Ella ha trovato finalmente in Gesù un occhio puro, un cuore capace di amare senza sfruttare. Nello sguardo e nel cuore di Gesù ella riceve la rivelazione di Dio-Amore! A scanso di equivoci, è da notare che la misericordia di Gesù non si esprime mettendo tra parentesi la legge morale. Per Gesù, il bene è bene, il male è male. La misericordia non cambia i connotati del peccato, ma lo brucia in un fuoco di amore. Questo effetto purificante e sanante si realizza se c’è nell’uomo una corrispondenza di amore, che implica il riconoscimento della legge di Dio, il pentimento sincero, il proposito di una vita nuova. Alla peccatrice del Vangelo è molto perdonato, perché ha molto amato. In Gesù Dio viene a donarci amore e a chiederci amore.
La Parola di Dio commentata dai Padri della Chiesa
C’e misericordia per chiunque la vuole – “Se, quando ancora non eri, il Signore fece sì che ci fossi ora, che ci sei, sebbene putrido di peccati, rifatti, ed egli potrà ancora, dopo averti rigettato, utilizzarti per tante altre cose. Questo vuole il Signore, purché ci sia la tua volontà: non c’è infatti nessun delitto, che non venga estinto dalle salutari lacrime della penitenza; e questo lo comprenderai più facilmente se mediterai su quel potente amo del Signore, che ripescò un pubblicano nella sua infinita miseria e del fango ne fece oro e uno scrittore del divino Vangelo [Mt 9,9]. Per qual motivo poi volle salvare una donna a tutti notissima? [Lc 7,37]. Perché ancora volle fare un ladro degno del paradiso? [Lc 23,43]. Perché cambiò dei maghi incantatori in ottimi messaggeri della sua venuta? Per pietà di te si sedette a mangiare con pubblicani e peccatori, desiderando la loro conversione. Perché insegnò perfino ai bestemmiatori e persecutori del suo Nome a celebrarlo con inni [At 9,1s] e li avviò a trattare di teologia, ad esporre il loro capo per la verità e li indusse a vivere non più per se stessi ma solo per Dio, e a menare qui in terra una vita angelica e a stimare nulla e danno tutto ciò che si vede? E come trasse alla luce coloro che stavano seppelliti nella corruzione e li esortò a odiare il peccato e li spinse a liberarsi da ogni iniquità e li ridusse a una condotta casta e pia e affidò loro i tesori dei misteri divini? Ripensando a queste cose, mio caro, scaccia ogni idea di disperazione, non dare ascolto alla tentazione del diavolo, fatti coraggio, prega, rianima gli altri e te stesso. Non ti stancare di ricordare a te stesso che sei uomo e che Dio non odia gli uomini, li ama e per noi è morto. Abbiamo il Signore e Salvatore Gesù Cristo, medico eccezionale delle anime e dei corpi, padrone di ogni malattia anche inguaribile, accessibile a tutti gli uomini, capace di ridurre qualunque malvagità. Perciò, coraggio, o anima deturpata da mille peccati e degna di una punizione eterna.” (Nilo di Ancira
Silenzio / Preghiera / La tua traccia
«Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato». Dinanzi allo scandalo malcelato dei farisei, Gesù non solo si lascia toccare, bagnare di lacrime, asciugare coi capelli e baciare da una prostituta, ma si rivolge a lei con misericordia, perdonandole i peccati e restituendole la dignità di figlia di Dio che i farisei, fondati sulla Legge, le avevano tolto. Senza voler intaccare il Sacramento della Penitenza, fondato sulla Scrittura (cfr Gv 20,23), sviluppato dalla Tradizione dei Padri e confermato dal secolare Magistero della Chiesa, dobbiamo chiederci cosa lega la miseria della nostra fragilità umana alla Misericordia divina. È importante soffermarci su questo, perché forse così capiremo il perché, nonostante il ricorso frequente alla Confessione, non sperimentiamo i frutti della grazia sacramentale ad essa legata. Tutto ruota intorno all’amore con cui amiamo Dio e il prossimo: più amo e più capisco quanto ho offeso il mio prossimo col peccato; più comprendo il peso dell’offesa e più proverò pentimento nel mio cuore; più sarò pentito e maggiore sarà il dolore del peccato; più grande e sincero è il dolore del peccato e maggiore sarà il desiderio di perdono. E Dio dinanzi al nostro sincero pentimento, dinanzi al nostro desiderio di santità e conversione non mancherà a perdonarci ogni peccato e a donarci tutto ciò che serve alla nostra conversione.
Preghiamo
O Dio, che hai creato e governi l’universo, fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo…