agosto, meditazioni

12 Agosto 2019

12 Agosto 2019 – Lunedì, XIX del Tempo Ordinario – (Dt 10,12-22; Sal 147; Mt 17,22-27) – I Lettura: Il centro del discorso di tutto il brano è l’esortazione di Mosè a circoncidere il cuore. La circoncisione era segno esterno dell’appartenenza a Dio, ma non era sufficiente a costituire il vero fedele: ciò che è importante è la donazione del cuore. Non bisogna fare della circoncisione un vanto, o ridurla ad una prassi materiale che assicura l’appartenenza al Signore e al popolo; piuttosto bisogna farla coincidere con un cuore purificato e libero da ogni superficialità. Vangelo: Come Marco e Luca, anche Matteo ricorda i tre grandi annunci della passione. Il brano del Vangelo nella liturgia di oggi, riporta il secondo di questi annunci. È umano rattristarsi nella previsione di una sofferenza e Gesù non pretende l’insensibilità di fronte al dolore, lui stesso ha avuto orrore della morte. Gesù è esente dalla tassa per il tempio, perché Figlio di Dio, eppure, perché la sua libertà non offenda il senso comune, in quanto la tassa aveva un significato religioso, la paga non solo per sé ma anche per Pietro.

Lo uccideranno, ma risorgerà. I figli sono liberi dal tributo Dal Vangelo secondo Matteo: In quel tempo, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati. Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». Rispose: «Sì». Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei». E Gesù: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».

Riflessione: «Il vostro maestro non paga la tassa?». Ogni giorno, illuminati dalla Parola di Dio, cerchiamo di illuminare i nostri passi per essere come Dio da sempre ci ha pensati: santi e immacolati nella carità (cfr. Ef 1,4; Col 1,22). Sappiamo che questo richiede un quotidiano lavoro sul nostro carattere, sulle nostre inclinazioni, sulle nostre passioni. Serve un esercizio e un impegno costante nel rimanere in ascolto dello Spirito, sulle vie indicateci dal Maestro, ammaestrati dal Magistero della Chiesa, consolati dall’esempio di tanti santi che ci hanno preceduto nella fede. Ma queste fatiche ascetiche vanno associate ad una vita autenticamente cristiana, sinceramente attenta ai bisogni del prossimo; una vita vissuta nell’onestà, nell’osservanza delle leggi sociali e del buon costume. L’episodio evangelico oggi narrato nella Liturgia della Parola ci dona lo spunto per soffermarci a riflettere di come mai Gesù si sia sottratto a quanto la Legge prevedeva: ancora nel grembo materno, si trova a Betlemme in obbedienza ad un editto di Cesare riguardante il censimento; dopo otto giorni dalla nascita, viene presentato al Tempio e circonciso secondo la Legge; dodicenne lo ritroviamo nell’annuale pellegrinaggio a Gerusalemme… e poi nelle sinagoghe… e poi a pagare le tasse, dando a Cesare quel che è di Cesare. Qual è il nostro rapporto con le leggi civili, sociali e religiose? Viviamo onestamente il nostro quotidiano? Osserviamo le norme prescritte? Paghiamo le tasse? Rendiamo un giusto salario a chi lavora per noi? Viviamo da persone rette?

Santo del giorno: 12 Agosto – Santa Giovanna Francesca de Chantal, Religiosa: La vita di Giovanna Frémiot è legata indissolubilmente alla figura di Francesco di Sales, suo direttore e guida spirituale, e di cui fu seguace e al tempo stesso ispiratrice e collaboratrice. Nata a Digione nel 1572, a vent’anni sposò il barone de Chantal, da cui ebbe numerosi figli. Rimasta vedova, avvertì sempre di più il desiderio di ritirarsi dal mondo e di consacrarsi a Dio. Sotto la guida di Francesco di Sales, diede vita a una nuova fondazione intitolata alla Visitazione e destinata all’assistenza dei malati. L’Istituto si diffuse rapidamente nella Savoia e nella Francia. Ben presto seguirono Giovanna, diventata suor Francesca, numerose ragazze, le Visitandine, come erano chiamate e universalmente note le suore dell’Isituto. Prima della sua morte, avvenuta a Moulins il 13 dicembre del 1641, le case della Visitazione erano 75, quasi tutte fondate da lei.

Preghiamo: Dio onnipotente ed eterno, che ci dai il privilegio di chiamarti Padre, fa’ crescere in noi lo spirito di figli adottivi, perché possiamo entrare nell’eredità che ci hai promesso. Per il nostro Signore Gesù…

 

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