gennaio, meditazioni

1 Gennaio 2019

1 Gennaio 2019 – Martedì – Maria Santissima Madre di Dio (Solennità) – (Nm 6,22-27; Sal 66[67]; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21) – I Lettura: La benedizione ha lo scopo di attirare sul popolo la protezione divina. Questa si manifesta nel fatto che Dio «fa brillare» il proprio volto sul popolo, cioè gli sorride, dimostrando così la sua benevolenza. Come segno del suo favore Dio concede a Israele il dono della pace, che rappresenta la sintesi di ogni bene. L’invocazione della benedizione divina mostra chiaramente che la pace è il valore fondamentale al quale Israele deve tendere. II Lettura: La svolta che Cristo ha portato riguarda in prima persona i Gàlati, ma lo stesso cambiamento di prospettiva si estende anche a tutta l’umanità, la quale viene potenzialmente coinvolta nello stesso rapporto con Dio che caratterizza Gesù in quanto Figlio di Dio. La salvezza consiste dunque nel lasciarsi coinvolgere in quel rapporto che Gesù nella sua vita terrena ha instaurato con Dio. Vangelo: La nascita di Gesù avviene nella povertà e nella noncuranza di tutti. Primi a riconoscerlo e a proclamare la sua dignità sono dei semplici pastori. Costoro ricevono un messaggio celeste che li mette al corrente non solo della nascita di un bambino, ma anche del ruolo che gli è assegnato nel piano di Dio: proprio lui è il Messia atteso dal loro popolo. Essi non si limitano ad ascoltare il messaggio, ma si recano da Lui per constatare l’accaduto.

I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù Dal Vangelo secondo Luca: In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

Riflessione: L’inizio del nuovo anno è salutato dalla Chiesa con il solenne ricordo, nel compimento dell’Ot-tava di Natale, della Madre di Dio a cui affidiamo il nostro presente e il nostro futuro. Il canto degli angeli, udito dai pastori e risuonato in questi giorni invita alla lode, alla gloria a Dio e alla pace per ogni uomo da lui amato. La Pace giunge a noi nella persona del Figlio di Dio: egli è la nostra pace (Ef 2,14)! Maria, vera Madre del Dio fatto carne è pertanto la Madre della Pace: a lei affidiamo questo nuovo anno, i nostri progetti, le nostre famiglie, ogni uomo, nostro fratello e figlio suo amato. Sia lei a guidarci per sentieri di pace, sia lei a renderci operatori di pace, sia lei a ispirare nei nostri cuori i sentimenti che rendono il nostro cuore simile al Figlio suo, nostra pace.

La Parola di Dio commentata dal Magistero della Chiesa: Maria, la santissima Madre di Dio, sempre Vergine, è il capolavoro della missione del Figlio e dello Spirito nella pienezza del tempo (CCC 721) – CCC 722: Lo Spirito Santo ha preparato Maria con la sua grazia. Era conveniente che fosse «piena di grazia» la Madre di colui nel quale «abita corporalmente tutta la pienezza della divinità» (Col 2,9). Per pura grazia ella è stata concepita senza peccato come la creatura più umile e più capace di accogliere il Dono ineffabile dell’Onnipotente. A giusto titolo l’angelo Gabriele la saluta come la «Figlia di Sion»: «Gioisci». È il rendimento di grazie di tutto il popolo di Dio, e quindi della Chiesa, che Maria eleva al Padre, nello Spirito, nel suo cantico, quando ella porta in sé il Figlio eterno.

Maria santissima Madre di Dio – Benedetto XVI (Omelia, 1 Gennaio 2008): Il titolo di Madre di Dio è il fondamento di tutti gli altri titoli con cui la Madonna è stata venerata e continua ad essere invocata di generazione in generazione, in Oriente e in Occidente. Al mistero della sua divina maternità fanno riferimento tanti inni e tante preghiere della tradizione cristiana, come ad esempio un’antifona mariana del tempo natalizio, l’Alma Redemptoris mater con la quale così preghiamo: “Tu quae genuisti, natura mirante, tuum sanctum Genitorem, Virgo prius ac posterius – Tu, nello stupore di tutto il creato, hai generato il tuo Creatore, Madre sempre vergine”. Cari fratelli e sorelle, contempliamo quest’oggi Maria, madre sempre vergine del Figlio unigenito del Padre; impariamo da Lei ad accogliere il Bambino che per noi è nato a Betlemme. Se nel Bimbo nato da Lei riconosciamo il Figlio eterno di Dio e lo accogliamo come il nostro unico Salvatore, possiamo essere detti e lo siamo realmente figli di Dio: figli nel Figlio.

Giorno della Madre, giorno della pace – Giovanni Paolo II (Omelia, 1 Gennaio 1979): Oggi la Chiesa venera particolarmente la maternità di Maria. Questa è come un ultimo messaggio dell’ottava del Natale del Signore. La nascita parla sempre della genitrice, di colei che dà la vita, di colei che dà l’uomo al mondo. Il primo giorno dell’anno nuovo è la giornata della Madre. La vediamo quindi col Bambino tra le braccia. Madre, colei che ha generato e nutrito il Figlio di Dio. Madre di Cristo. Non è forse questa immagine la sorgente della nostra singolare fiducia? Ma c’è ancora un’altra immagine della Madre con il Figlio tra le braccia, è la Pietà che è in questa basilica: Maria con Gesù tolto dalla croce; con Gesù che torna fra quelle braccia, sulle quali a Betlemme fu offerto come Salvatore del mondo. Vorrei, quindi, oggi unire la nostra preghiera per la pace con questa duplice immagine. Vorrei collegarla a questa maternità, che la Chiesa venera in modo particolare nell’ottava del Natale del Signore. Perciò dico: «Madre, che sai cosa significa stringere nelle braccia il corpo morto del Figlio, di colui al quale hai dato la vita, risparmia a tutte le madri di questa terra la morte dei loro figli, i tormenti, la schiavitù, la distruzione della guerra, le persecuzioni, i campi di concentramento, le carceri! Conserva loro la gioia della nascita, del sostentamento, dello sviluppo dell’uomo e della sua vita. Nel nome di questa vita, nel nome della nascita del Signore, implora con noi la pace, la giustizia nel mondo! Madre della Pace, sii con noi in ogni momento ! Fa’ che questo nuovo anno sia un anno di pace».

La Parola di Dio commentata dai Padri della Chiesa: Scopo dell’Incarnazione: farci figli di Dio – “Il figlio di Dio, in effetti, si fece figlio dell’uomo perché i figli dell’uomo, cioè di Adamo, divenissero figli di Dio. Infatti il Verbo che lassù fu generato fuori del tempo dal Padre in modo ineffabile, inesplicabile, incomprensibile, viene quaggiù generato nel tempo da Maria Vergine e Madre, perché quelli che prima furono generati quaggiù siano poi generati lassù, cioè da Dio. Egli quindi ha in terra solo la madre, e noi abbiamo in cielo solo il padre. Per questo chiama se stesso figlio dell’uomo, perché gli uomini chiamino Dio padre celeste. Padre nostro, dice, che sei nei cieli [Mt 6,9]. Dunque, come noi servi di Dio siamo di Dio, così il Signore dei servi è diventato figlio mortale del proprio servo, cioè di Adamo, affinché i figli di Adamo, che erano mortali, divenissero figli di Dio; infatti sta scritto: Ha dato loro il potere di diventare figli di Dio [Gv 1,12]. Quindi il figlio di Dio prova la morte in quanto generato dalla carne, perché i figli dell’uomo siano fatti partecipi della vita di Dio in quanto loro padre secondo lo Spirito. Egli dunque è figlio di Dio secondo natura: noi invece per mezzo della grazia” (Atanasio).

Silenzio / Preghiera / La tua traccia: * La Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, la prima festa mariana comparsa nella Chiesa occidentale, proclama il mirabile mistero della divina Maternità di Maria. Maria è vera Madre di Cristo, che è vero Figlio di Dio: una verità tanto cara al popolo cristiano. Nestorio aveva negato questa verità e sfrontatamente aveva dichiarato: “Dio ha dunque una madre? Allora non condanniamo la mitologia greca, che attribuisce una madre agli dèi”. San Cirillo di Alessandria però aveva replicato: “Si dirà: la Vergine è madre della divinità? Al che noi rispondiamo: il Verbo vivente, sussistente, è stato generato dalla sostanza medesima di Dio Padre, esiste da tutta l’eternità… Ma nel tempo egli si è fatto carne, perciò si può dire che è nato da donna”. Gesù, Figlio di Dio, è nato da Maria: è da questa eccelsa ed esclusiva prerogativa che derivano alla Vergine tutti i titoli di onore che le attribuiamo. Con il sì, Maria, si è consacrata totalmente al mistero della redenzione: “figlia di Adamo, acconsentendo alla parola divina, diventò madre di Gesù e, abbracciando con tutto l’animo e senza peso alcuno di peccato la volontà salvifica di Dio, consacrò totalmente se stessa quale Ancella del Signore alla persona e all’opera del Figlio suo, servendo al mistero della redenzione sotto di Lui e con Lui, con la grazia di Dio onnipotente” (Lumen Gentium 56). Ma la liturgia esalta anche la verginità feconda e l’umiltà di Maria e per questa sua virtù diventa per noi un modello affinché, imitandola accogliamo in noi il Verbo fatto uomo, nell’interiore ascolto delle Scritture e nella partecipazione più viva ai misteri della salvezza, onde poi testimoniarla con opere di giustizia e di santità, nella vita di ogni giorno.

** “Il Concilio in Efeso (431) ha proclamato che Maria è la Madre di Dio – Theotokos – e la fede della Chiesa trova la sua espressione nelle preghiere del giorno di oggi. Maria ha concepito l’Unigenito Figlio di Dio per opera dello Spirito Santo e «sempre intatta nella sua gloria verginale ha irradiato sul mondo la luce eterna, Gesù Cristo nostro Signore», Datore della Vita. Maria è pervenuta ad una grande elezione, è stata dotata di privilegi particolari, ma tutti i doni li ha ottenuti in vista del suo ruolo nella storia della salvezza: ella porta al mondo il Salvatore. Maria, essendo Madre di Gesù quanto al corpo, è anche Madre del suo corpo mistico, è Madre della Chiesa: questo nuovo titolo è stato conferito a Maria durante il Concilio Vaticano II. I testi liturgici non si riferiscono all’inizio del nuovo anno, ma a Maria che medita nel suo cuore il mistero di Cristo e manifesta Cristo al mondo; essa indica ai credenti come devono vivere il dono del tempo” (I Padri vivi).

Santo del giorno: 1 Gennaio – San Giuseppe Maria Tomasi, Cardinale, teatino: Figlio del Duca di Palma di Montechiaro, celebre famiglia nobile siciliana di Lampedusa, rinunciò al titolo a favore del fratello e si fece religioso teatino. Grande studioso di liturgia, scrisse libri contro gli eretici dell’epoca, esercitò importanti incarichi nella Curia romana e ricevette la dignità cardinalizia. È stato canonizzato nel 1986.

Preghiamo: O Dio, che nella verginità feconda di Maria hai donato agli uomini i beni della salvezza eterna, fa’ che sperimentiamo la sua intercessione, poiché per mezzo di lei abbiamo ricevuto l’autore della vita, Cristo tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te…

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